Spulciando sul sito del Gamberorosso, per non farci sfuggire nemmeno un trend della stagione, abbiamo voluto fare un gioco: confrontare i menù delle più quotate pizzerie di due provincie del nord Italia. Lo scopo: da una parte capire il posizionamento di questi locali, dall’altra, per deduzione, scoprire dove si sta orientando il gusto della clientela.
Come abbiamo proceduto?
Abbiamo recuperato l’elenco di questi locali, studiato la filosofia e i piatti, poi letto qualche recensione.
Cosa abbiamo scoperto?
-Che 4 volte su 5 la qualità del locale – e la sua fama – sono dettati dalla presenza delle pizze gourmet
-Una volta su 5, invece, il valore è dato dalla capacità di preparare una vera pizza napoletana… come se si fosse a Napoli
-I prezzi sono vertiginosi: si parla di una media di 35-38 euro a pizza. Il prezzo è giustificato dalla qualità degli ingredienti che farciscono la pizza
I commenti degli utenti? Certamente di soddisfazione, ma con una punta di perplessità, quasi sempre, in merito a un piatto poverissimo (peraltro dal costo di base esiguo)
Ora veniamo a te.
Vuoi costruirti una clientela soddisfatta davvero?
Vuoi avere i tavoli sempre pieni e, allo stesso tempo, un menù nuovo e variegato?
Lavora su tre piani.
Primo: ingredienti di base di eccellenza. Stiamo parlando anche della pasta del tuo trancio, o persino della pizzetta che scaldi rapidamente prima di servire
Secondo: introduci qualche referenza gourmet. Un numero limitato, con ingredienti di qualità (prediligi Dop e Igp del tuo territorio) a un prezzo sensato, non stratosferico
Terzo: non perdere l’obiettivo, che è “vendere pizza”. Se vuoi anche specializzarti in altro, no problem. Ma non trasformare le amate pizze in un sostitutivo del caviale!