Ci sono storie di inclusione che meritano di essere raccontate.
E sono ancora più forti se hanno per co-protagonista la pizza, un cibo semplice, della nostra storia e tradizione, che già di suo ha il fortissimo potere di mettere insieme le persone e strappare loro un sorriso.
Pizza e focaccia sono i prodotti che Alice di Luca, sorda dalla nascita, propone nel suo locale aperto a Segrate. Il nome è Alis Focacceria: A sta per Alice e Lis sta per Lingua Italiana dei Segni. Aiutata dalla mamma, la giovane imprenditrice, che ha solo 23 anni, propone focacce (di taglio ligure), dolci, pizza. E, per chi lo desidera, qualche rudimento per imparare la lingua dei segni.
Questa storia è bella perché:
-abbatte ogni genere di barriera culturale
-valorizza il ruolo dei giovani, anche di quelli che pensiamo essere – sbagliando – più in difficoltà
-è una storia di imprenditoria che funziona
-si basa, come anticipato, su prodotti davvero semplici, capaci di catturare sempre il pubblico, specie se buoni e preparati con amore
Cosa occorre, ancora, per decretare il successo di Alis? Probabilmente nulla.
Progetti di questo genere stanno crescendo, in tutta Italia, con protagonisti persone diversamente abili, che niente hanno da invidiare ai loro coetanei. Con l’inclusione e la professionalità chiunque può costruire progetti a cinque stelle.
Per questo ne parliamo molto volentieri!
Trovi la storia di Alice sulla sua pagina Facebook, i clienti suggeriscono di assaggiare la focaccia al formaggio…
https://www.facebook.com/alisfocacceria/