Sino a 15 anni fa nessuno conosceva la loro esistenza. Oggi, se non hai le alici del Cantabrico inserite nel menù come farcitura di qualche pizza pregiata, non sei nessuno.

Vuoi essere qualcuno? Allora impara a dominare questo ingrediente: unico modo per farlo è conoscerne

-Il reale valore

-L’uso appropriato

Queste alici, provenienti dal nord della Spagna, sono rinomate per la loro qualità superiore, grazie alle acque fredde e ricche di plancton in cui vivono. Questo ambiente marino conferisce infatti una consistenza particolarmente soda e un gusto intenso e delicato, caratteristiche che le distinguono nettamente dalle varietà più comuni.

Distintive le loro caratteristiche:

-leggermente più grandi e carnose rispetto alle alici comuni, meno fibrose

-gusto meno salato e più delicato

-retrogusto dolce

Stiamo parlando di un prodotto premium, spesso trattato in modo artigianale per garantire la massima qualità. Questo include la pesca tradizionale, una selezione accurata, e un processo di conservazione che ne preserva l’integrità e il sapore.

Come valorizzarle in cucina?

Per quanto riguarda l’impiego nella farcitura della pizza, una delle preparazioni più classiche vede le alici protagoniste di una pizza bianca (la trovi qui per un rapido acquisto).  Qui il loro sapore deciso viene bilanciato dalla dolcezza di ingredienti come la cipolla caramellata, interessante anche il contrasto di acciughe e capperi.

Altra soluzione: combinare le alici del Cantabrico con ingredienti che ne esaltino il sapore senza sovrastarlo. Ad esempio, la pizza con alici, pomodorini freschi e una spolverata di origano fresco o asciutto. Provale anche con mozzarella di bufala o formaggi morbidi.

Le alici del Cantabrico, grazie alla loro pregevolezza anche estetica, possono essere disposte sulla pizza in modo da renderla visivamente attraente, magari alternandole con altri ingredienti o creando un disegno armonioso che inviti alla degustazione.